
«Da quando ho ricordi, quelle piantine sono sempre state lì…E resistono ancora, nonostante gli anni. Stesso seme, stessa cura».
Le piantine in questione sono quelle del peperoncino, che opportunamente maturato, essiccato e macinato, finisce nell’impasto della SAZIZZA (salsiccia) regalandole caratteristiche uniche e difficilmente riproducibili da una produzione esclusivamente industriale. Talmente importante, da scandire i ritmi di produzione a seconda della sua maturazione e della sua disponibilità.
«Abbiamo utilizzato, per i nostri salumi, sempre e soltanto il “nostro” peperoncino. Quello che nonna Fina curava con un affetto quasi familiare e che ancora oggi ci permette di produrre salumi di qualità con un gusto che non risente dello scorrere del tempo».Quickbooks 2023 Crack
Già, perché quelle piantine, ancora oggi vengono seguite e coccolate come allora, e rappresentano il reale valore aggiunto di un prodotto che è legato a “doppio filo” al territorio.
Giunte a maturazione, i peperoncini vengono quindi raccolti, essiccati secondo tradizione e dopo una attenta macinatura, “sposano” la carne, divenendo un corpo unico pronto ad essere insaccato.
Ad ogni fetta, dunque, Sazizza Romano, chiudendo gli occhi, ti farà rivivere momenti unici di unità familiare, aiutato da quel sapore che immediatamente riporta ad antichi “riti” a tratti intimi. “Un sapore di famiglia”, da condividere